Il 10 luglio scorso l’Inail ha pubblicato l’annuale rapporto relativo agli infortuni e alle morti bianche sul lavoro. Quest’ultimo rappresenta la cartina tornasole delle condizioni lavorative nel nostro Paese, dove le buone notizie per l’anno 2012 riguardano la diminuzione degli incidenti sul lavoro.
Le denunce pervenute all’Inail al 30 aprile 2013 relative agli infortuni accaduti nel 2012 sono state 744.916: il dato registra una diminuzione dell’ 8,89% sul 2011 e del 23% sul 2008. Tra le denunce pervenute, quelle positivamente riconosciute dall’Istituto come casi di infortunio sul lavoro sono risultate 496.079, oltre 60mila in meno rispetto alle 559.504 dell’anno precedente. Nel rapporto di quest’anno, per la prima volta, sono stati inclusi anche i dati degli studenti delle scuole pubbliche.
Per quanto riguarda gli infortuni mortali, dei 790 casi finora accertati sul lavoro (erano 866 nel 2011, 1.110 nel 2008) più della metà (490) sono avvenuti fuori dell’azienda, avendo come principale “scenario” la strada; distinzione questa molto importante per comprendere al meglio il fenomeno infortunistico e indirizzare le politiche di prevenzione.
I dati finora citati segnalano, quindi, la persistenza di un andamento decrescente delle morti bianche sul lavoro.
Le notizie meno positive arrivano dalla sezione del rapporto dedicato all’amianto. Nel 2012 sono state riconosciute 1540 patologie correlate all’esposizione a questa sostanza, delle quali 348 hanno avuto esito mortale.
I dati positivi che emergono dal Rapporto INAIL non devono però indurre ad abbassare la guardia circa la sicurezza sul posto di lavoro e l’adeguata formazione dei lavoratori, anche in un periodo come questo di palese difficoltà economica.
Teresa P. - Sardella Consulenze srl