L’anno 2008 si è chiuso con un bilancio relativo agli incidenti sul lavoro che segna un incoraggiante record storico: per la prima volta dopo il 1951 il numero di morti per infortunio sul lavoro in Italia è sceso al di sotto dei 1.200 casi l’anno. Lo rivela il rapporto annuale Inail, gli infortuni sul lavoro sono 874.940 di cui 1.120 mortali. Il rapporto evidenzia come il numero complessivo degli infortuni denunciati sia sceso del 4,1 per cento rispetto al 2007 mentre gli incidenti mortali scendono nel 2008 del 7,2 per cento rispetto all’anno precedente. Un calo continuo e sostenuto se si confrontano i dati a partire dal 2001: la percentuale di infortuni mortali avvenuti sul luogo del lavoro scende nel 2008 del 32,5 per cento. Mentre gli infortuni mortali in itinere (ovvero quelli sul percorso casa lavoro e viceversa: la strada in Italia è colpevole di oltre la metà delle morti bianche) calano del 6,8 per cento. Percentuali che contribuiscono a sfatare l’idea che l’Italia detenga la “maglia nera” in Europa per incidenti sul lavoro e morti bianche. Secondo l’ultima rivelazione resa disponibile da Eurostat - che tiene conto degli incidenti con assenze dal lavoro di almeno 4 giorni e non contempla gli infortuni in itinere - nel 2006 l’indice di incidenti in Italia è più favorevole rispetto a quello dell’euro-area. l’Italia ha infatti registrato un indice infortunistico pari a 2.812 infortuni per 100mila occupati, inferiore alla media delle due aree Ue (3.469 per l’Area-euro e 3.013 per l’Europa a 15), collocandosi per tasso di incidenza al di sotto di importanti Paesi come Spagna,Francia e Germania. Sul fronte invece delle malattie sviluppate nell’ambiente di lavoro, il rapporto Inail registra una tendenza al rialzo negli ultimi due anni del’11 per cento. Sono quasi 30mila le denunce di malattie professionali pervenute all’INAIL: si tratta di circa mille denunce in più (3,2 per cento) rispetto all’anno 2007 che aveva registrato a sua volta un aumento di ben duemila casi (+7,4 per cento) in confronto con il 2006. Un incremento verosimilmente dovuto all’emersione del fenomeno e alla maggiore sensibilità verso un problema troppo spesso sottovalutato piuttosto che a un peggioramento delle condizioni di salubrità negli ambienti di lavoro. La maggior parte delle malattie professionali denunciate nel 2008 riguardano l’Industria e i Servizi. In particolare sono 27.539 le patologie denunciate nell’Industria e Servizi, 1.817 in Agricoltura e 348 tra i dipendenti del conto Stato. Fra le patologie la sordità si conferma come prima malattia professionale per numero di denunce, con un’incidenza che però diminuisce di anno in anno, passando dal 30 per cento (circa 7.500 casi) al 20 per cento del totale nel 2008 (circa 5.700 casi).
Fonti: ilvelino.it – Inail.