(chiesto da L.)
Risposta:
La scelta dell’estintore va fatta in funzione del tipo d’incendio ipotizzabile nei locali da proteggere. Sicuramente nelle vicinanze di un quadro elettrico è preferibile apporre un estintore ad anidride carbonica (Co2), che ha il grande vantaggio di non lasciare residui ed è, grazie alla bassa conduttività elettrica, utilizzabile su apparecchiature e quadri elettrici sotto tensione.
Tuttavia, gli estintori a Co2 vanno usati con cautela in ambienti chiusi, a causa dell’effetto asfissiante dell’anidride carbonica.
NOTA: È utile ricordare che l’idoneità dell’estintore per lo spegnimento dei vari tipi di fuoco è indicata sull’estintore stesso mediante dei pittogrammi. Le tipologie di fuoco individuate dal CEN (comitato Europeo di Normazione) sono le seguenti:
A- Fuochi generati da materiali solidi che formano braci (legno, carta, plastica, tessuti, gomma, ecc…)
B- Fuochi generati da liquidi infiammabili (benzina, gasolio, alcool, ecc…)
C- Fuochi generati da gas infiammabili;
D- Fuochi generati da metalli (zinco, magnesio, titanio, ecc…)
E- (non prevista dalla classificazione CEN) indica l’utilizzabilità dell’estintore su apparecchiature elettriche sotto tensione. La classe E è indicata con la scritta “utilizzabile su apparecchi elettrici in tensione” e non con pittogramma.
F- fuochi che interessano oli e grassi generati in apparecchi di cottura.
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