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(10/07/2012)
Bilancio positivo nel Rapporto annuale INAIL, illustrato a Montecitorio dal presidente dell'Istituto Massimo De Felice. Rispetto al 2010 sono pervenute 51mila denunce in meno e da due anni il numero dei decessi è ben al di sotto dei mille casi. La flessione è generalizzata in tutti i settori di attività e solo l'1,6% è legato agli effetti della crisi economica.
Prosegue e si conferma ulteriormente l'andamento decrescente degli infortuni sul lavoro in Italia. E' un bilancio positivo quello del Rapporto annuale INAIL 2011, infatti, secondo le rilevazioni effettuate dall'INAIL al 31 marzo 2012, lo scorso anno sono stati 725.174 gli infortuni denunciati all'Istituto, per un calo del 6,6% rispetto ai 776.099 del 2010. In flessione del 5,4% anche i casi mortali, passati da 973 a 920. In generale, dunque, rispetto al 2010 si sono verificati 51mila infortuni in meno e da due anni il numero dei decessi rimane ben al di sotto dei mille casi.
La fascia di età 35/49 è la più colpita, tutte le fasce di età hanno registrato nel 2011 un decremento infortunistico. La fascia d'età 35/49 risulta la più colpita in valore assoluto con il 44% di tutti gli infortuni. A distinguersi per la contrazione dei casi mortali risulta la fascia di età sotto i 35 anni (-23,2%), a fronte di un calo degli occupati (-3,2%). A seguire la fascia di età degli ultra 65enni (-8,3%) e quella dei 35-49 (-6,2%), mentre si rileva un discreto aumento per la classe 50-64 anni (+6,7%).
(fonte: inail.it)
Il testo completo è disponibile sul sito internet dell’INAIL all'indirizzo http://www.inail.it
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