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RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI.... valutazione del rischio

(07.04.2010)

Il 26 aprile entrerà in vigore il Capo V del titolo VIII del D. Lgs 81/08 riguardante la protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali (ROA). Per radiazioni ottiche s’intendono tutte le radiazioni elettromagnetiche nella gamma di lunghezza d’onda comprese tra 100 nm e 1 mm, pertanto, di lunghezza d’onda minore dei campi elettromagnetici e maggiore delle radiazioni ionizzanti.
Esse si suddividono in radiazioni ultraviolette (UV), radiazioni visibili (VIS) e radiazioni infrarosse (IR). La banda degli ultravioletti è suddivisa in UVA, UVB, UVC. Allo stesso modo le radiazioni infrarosse si suddividono in IRA, IRB, IRC. Le sorgenti di radiazioni ottiche possono essere classificate, inoltre, in coerenti (laser) e non coerenti (tutte le altre).
Esempi di sorgenti coerenti (laser):  Applicazioni mediche e per uso estetico; Telecomunicazioni, informatica; Lavorazioni di materiali; Beni di consumo (lettori cd e bar code) e intrattenimento (laser per discoteche e concerti).
Esempi di sorgenti non coerenti:
IR: Riscaldatori radianti; Forni di fusione metalli e vetro; Cementerie; Dispositivi militari per la visione notturna.
VISIBILE: Sorgenti di illuminazione artificiale; Lampade per uso medico; Luce pulsata – IPL; Saldatura.
UV: Sterilizzazione; Fotoincisione; Controlli difetti di fabbricazione; Lampade per uso medico; Saldatura ad arco/ al laser.
I rischi da prevenire sono quelli per la salute che possono derivare dall’esposizione dei lavoratori alle ROA, con particolare riferimento ai possibili effetti nocivi sugli occhi e sulla cute. Oltre ai rischi per la salute dovuti all’esposizione diretta alle ROA esistono ulteriori rischi indiretti dovuti ad una sovraesposizione a luce visibile, rischi d’incendio e di esplosione, rischi di natura elettrica, stress termico, ecc…
Per effettuare la valutazione del rischio è necessario innanzitutto acquisire informazioni sulle sorgenti, attraverso dati forniti dai costruttori, documenti tecnici, studi di settore. Successivamente, si dovrà valutare l’effettiva esposizione dei lavoratori in termini di tempi, distanze dalle sorgenti, modalità di esposizione. Nel caso in cui non siano disponibili i dati relativi alle sorgenti bisognerà effettuare delle misure strumentali e confrontare i risultati ottenuti con i valori limite previsti dall’Allegato XXXVII D. Lgs 81/08, al fine di stabilire l’eventuale superamento degli stessi.
In taluni casi è possibile concludere la valutazione del rischio facendo riferimento al principio della “giustificazione” contemplato dall’art. 181 comma 3, secondo cui la natura e l’entità dei rischi non rendono necessaria una valutazione più dettagliata. Sono giustificabili tutte le realtà in cui siano presenti soltanto apparecchiature quali lampade, illuminazione per uso domestico e per ufficio, monitor dei pc, fotocopiatrici, lampade e cartelli di segnalazione luminosa, ecc..
Nelle indicazioni operative sulla prevenzione e protezione dei rischi dovuti all’esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro, elaborate dal coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro, il 11/03/2010, è disponibile un elenco di attività lavorative per le quali si rende necessaria un’attenta valutazione. Tra le attività elencate sono da menzionare:
1)       Saldature elettriche: si possono superare i valori minimi previsti per le radiazioni UV in poche decine di secondi a distanza di 1 mt dall’arco e, pertanto, la possibilità di una sovraesposizione è molto elevata;
2)       Lampade abbronzanti: possono emettere sia UVA che UVB ed i valori limite vengono superati in pochi minuti di esposizione;
3)       Fari dei veicoli: possibile sovraesposizione da luce blu per visione diretta per più di 5-10 minuti;
4) ecc…
Per quanto riguarda invece le ROA coerenti, nell’Allegato 1, delle già menzionate indicazioni operative fornite dal coordinamento tecnico interregionale, è contenuta una classificazione delle sorgenti e sistemi laser con indicazione del grado di pericolosità e delle principali caratteristiche e requisiti di sicurezza.
Per saperne di più consulta il testo integrale del documento al link:  http://www.ispesl.it/linee_guida/Fattore_di_rischio/FAQ%20AFisici%20x%20web.pdf

 

 


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